Con-Fidenza, in mostra la città delle opportunità

Un enorme passo avanti di Fidenza verso lo sviluppo sostenibile appare evidente negli investimenti pubblici principali: il sottopasso di via Mascagni, il parco urbano ai Gigliati, il restauro dei Gesuiti, la nuova scuola pubblica dedicata all’agroalimentare, la bretella antismog di Via Illica che si aggiunge al completamento della tangenziale Sud da Cabriolo a Lodesana, la nuova caserma dei Carabinieri nell’area ex Esso, un enorme piano per la mobilità ciclabile, la rigenerazione degli edifici pubblici, gli spazi per lo sport e tanto altro.

È così che si rafforza la Città Pubblica e delle opportunità per chi vive Fidenza come luogo di impresa, come luogo di vita, di socialità, di famiglia.

Tutto questo riducendo drasticamente il consumo di suolo.

Il Piano strutturale comunale di Fidenza abbraccia il principio europeo del consumo di suolo a saldo zero. Vale a dire che deve esserci un equilibrio perfetto tra il suolo che si utilizza e quello che viene rigenerato e riconsegnato alla Comunità.

Nel caso di Fidenza, il nostro saldo è addirittura positivo e sta ben al di sotto degli indici di consumo molto rigidi già fissati dalla Provincia di Parma.

Nell’area delle bonifiche, si stanno ripulendo e risanando 115.000 metri quadrati, i nuovi interventi previsti per le opere pubbliche non consumeranno suolo come nel caso del sottopasso e del quarto stralcio della tangenziale Sud. E dove ciò avverrà, in via Illica, con la bretella mangia smog, si camminerà a fianco dei binari, occupando il minimo indispensabile e recuperando aree golenali dello Stirone restituite alle loro funzioni ambientali e di riequilibrio ecologico.

Inoltre, è stato dato un peso strutturale ai processi partecipativi, recepito nel piano il perimetro operativo del Centro Commerciale Naturale e il rafforzamento delle possibilità di trasformazione dell’area centrale della città nell’ambito di programmi di valorizzazione commerciale.

Si promuove il rafforzamento dei percorsi ciclabili in linea con quanto previsto sarà dal nuovo PAESC.

Strategico è stato l’aver rafforzato il ruolo di Fidenza come polo ordinatore dell’area vasta utile per ridefinire la qualità complessiva del territorio. Territorio in cui sono stati messi al centro i percorsi storici e culturali della via Emilia e soprattutto della via Francigena, il cui tracciato è oggetto di specifiche disposizioni di tutela.

Il verde, infine, ultimo non certo per importanza; gli alberi aiutano a mitigare l’effetto serra, intrappolano CO2 ed emettono ossigeno in atmosfera, filtrano il particolato, prevengono l’erosione di suolo, abbelliscono le città, regolano la temperatura, aumentano la biodiversità e interi ecosistemi si basano sulla loro ecologia, gli alberi sono la nostra memoria storica.

Fidenza sceglie di piantare molti alberi a maggior ragione quando gli elementi ammalorati devono essere eliminati.

Il saldo arboreo del Comune è pari a 300 alberi/anno.

Le aree verdi del Comune sono pari ad 1 milione di metri quadrati di cui 120.000 gestiti da privati.

Sono state identificate vere e proprie aree di rimboschimento ubicate in prossimità delle strade di maggior traffico.

La mostra Con-Fidenza apre gli ex Licei, l’Urban Center della città nel luogo che più simboleggia lo “sforzo” della rigenerazione e ci proietta come un atlante verso il nuovo Piano Urbanistico Generale.

Le curatrici della mostra Francesca Canali, Silvia Craviari, Paola Faroldi, Martina Ferretti (Studio Boni Faroldi) hanno interpretato la copiosa progettualità del Comune di Fidenza con un’installazione a verde, un giardino d’inverno in cui poter sfogliare l’atlante dei progetti fidentini, progetti che verranno arricchiti già nei prossimi mesi con tutte le nuove iniziative all’insegna della rigenerazione e della sostenibilità urbana.

La mostra non vuole essere un evento di architettura ma un’iniziativa da cui poter trarre un’idea della città in divenire, leggibile anche dai non addetti ai lavori, dai giovani soprattutto, che dovranno gestire la città del futuro e prendersene cura perché non è sufficiente progettare cose belle, la città e i suoi spazi vanno rispettati e protetti, Fidenza deve essere sempre più bella e sostenibile ma anche più sicura e pulita.

Da qui i messaggi …. E adesso pedaliamo con-Fidenza!…. il futuro comincia qui!

Interessante evidenziare anche l’aver evidenziato la sinergia tra pubblico e privato, fra le case e la strada, i negozi e la piazza.

Importante anche il contributo di Paolo Barbaro, lo sguardo del fotografo; le sue foto della campagna che circonda a Fidenza, del cantiere dei Gesuiti, degli spazi degli ex Licei e della nuova scuola Solari offrono interessanti spunti di lettura per chi vuole approfondire la conoscenza della città.

Pubblicato: 04 Ottobre 2019