Successo per il progetto di promozione dell’affido
al quale hanno partecipato alunni e genitori delle scuole cittadine
Fidenza, 22 gennaio 2016 – La fiaba di Pinocchio può dire ancora molto, anche ai genitori. Ne hanno fatto esperienza un gruppo di genitori degli alunni delle classi 3A e 3B della scuola primaria “De Amicis”, la 2A della scuola secondaria di primo grado “Zani” e la Sezione Arancione della scuola dell’infanzia “Don Milani” di Fidenza, che stanno partecipando al progetto “Pinocchio va a scuola”, promosso dal Coordinamento Provinciale Affido del Distretto di Fidenza, dall’Equipe Affido del Distretto di Fidenza e dal “Centro per le Famiglie” ASP Distretto di Fidenza. Il progetto si inserisce nelle attività della promozione dell’affido e dell’affiancamento familiare.
“L’affido, pur nella complessità che comporta toccando le vite delle persone, è un’opportunità importante per i bambini e le famiglie, sia per coloro che si trovano in difficoltà e ne hanno bisogno, sia per coloro che si attivano e si mettono a servizio per crescere un bambino in aiuto alla famiglia. Credo che passare dalla scuola sia lo strumento migliore per rendere l’affido qualcosa di ‘naturale’ per una comunità che accoglie e si occupa delle famiglie più fragili”, spiega l’assessore al Welfare, Alessia Frangipane.
Obiettivo del laboratorio è stato il coinvolgimento dei genitori rispetto al tema dell’accoglienza e della solidarietà tra famiglie. Nelle tre serate previste dal progetto, i genitori partecipi e positivi hanno condiviso la loro esperienza di genitorialità, lavorando in gruppo sul riconoscimento dei propri bisogni e la consapevolezza delle proprie risorse, e hanno ascoltato un’esperienza di accoglienza fatta da una coppia del territorio. Gli incontri sono stati progettati e facilitati dalle dottoresse Stecconi e Callegari, rispettivamente pedagogista e psicologa del Centro.
Il Centro per le Famiglie ha come obiettivo quello di sostenere i genitori nel loro lavoro educativo e lo fa anche in collaborazione con le scuole e con i soggetti pubblici e del privato sociale che lavorano con e per i genitori. Questa esperienza si inserisce a pieno titolo dentro questa cornice.
Positivi i commenti dei genitori alla fine dei tre incontri.
“Nell’originalità di ognuno si è percepita la stessa difficoltà nel vivere in una società di tanti e soli: problemi, insicurezze e difficoltà che ci accomunano. Speriamo che questa esperienza possa ripetersi e diventare un punto di riferimento, di mutuo aiuto, di crescita”.
“Pinocchio è come i nostri figli, amato da un papà tenero e desideroso di paternità, felice di vederlo vivere e crescere anche nei momenti di sofferenza e di crisi. Lasciare la presa è un attimo, crollerebbe così tutta la trama costruita insieme. Per fortuna al tuo fianco puoi trovare qualcuno pronto ad aiutarti, a sorreggerti. Condivisione, accoglienza, ascolto, pazienza, tempo, sdrammatizzare, gioia, consapevolezza: tre serate di riflessione costruttiva”.
“Fa bene mettersi in discussione, fa bene ascoltare. E, sinceramente, nonostante l’ora tarda, in quelle due ore mi sono rilassata”.