Emergenza rifiuti sullo Stirone. raccolte in due mesi 11,5 tonnellate di plastica e vetro

Si lavora sullo Stirone ininterrottamente dal 27 dicembre scorso, quando una piena del torrente sparpagliò tonnellate di plastica proveniente da una discarica di fine anni ’60 lungo tutto l’alveo. Ad oggi è stata ultimata la fase emergenziale legata all’allontanamento del corso d’acqua dal fronte della discarica, costruendo un canale centrale all’interno dello Stirone ed eliminando, in accordo con Regione, Arpae, Protezione Civile, Ausl ed Ente Parchi, una serie di elementi e di ostacoli che impedivano il deflusso delle acque. Parallelamente, oltre al contributo straordinario dei cittadini del 5 gennaio scorso, le squadre di operai della ditta incaricata hanno proseguito e stanno proseguendo la raccolta a mano della plastica lungo le sponde del torrente, e questa operazione ha superato il guado della Granella e sta ultimando il tratto che dal guado raggiunge il casello autostradale. Ciò ha portato a recuperare più di undici tonnellate di rifiuti, metà delle quali raccolte dai volontari dell’iniziativa “puliamo lo Stirone”.

Predisposto inoltre un piano di investigazione, sottoposto agli organi di controllo, col quale si andrà a delimitare con precisione i confini della discarica in rapporto a quanto autorizzato nel 1969-1970 dal Demanio al Comune di Fidenza. La discarica doveva sorgere infatti in un’area demaniale già occupata da una cava di ghiaia servita per la costruzione dell’autostrada A1. L’estensione allora autorizzata prevedeva una superficie di 300 metri di lunghezza e 65 di larghezza da colmare con rifiuti urbani in uno strato variabile tra i 50 e gli 80 centimetri e ricoperto da 50cm di terreno naturale. Quanto emerso a Natale confermerebbe che siamo in presenza proprio di quella autorizzata in quegli anni al Comune in attesa della futura costruzione – si diceva nell’autorizzazione, di un futuro impianto di incenerimento.

Le Aree demaniali erano utilizzate in quegli anni non solo a Fidenza, e quella concessa al Comune in quegli anni era, all’epoca, lontanissima e non interessata dal fronte delle acque. La situazione rimane sostanzialmente stabile fino al 2008 – 2010, dopodiché si assiste a un’erosione spondale rilevante con spostamenti del corso d’acqua che hanno interessato non solo l’area demaniale ma anche zone private.

Il piano di investigazione messo a punto dal Comune di Fidenza prevede comunque una verifica su possibili contaminazioni da rifiuti immessi nella discarica. Per il futuro il tema di come disporre della discarica sarà oggetto di un confronto con gli altri enti coinvolti; sulla base dell’esito finale delle indagini ambientali e di quanto rimane, si decideranno le misure necessarie. Il Comune ha assunto immediatamente gli impegni di spesa, circa 180 mila euro ad oggi, per procedere con tempestività e intende inoltrare sugli specifici fondi presenti a livello regionale una richiesta di finanziamento degli oneri sostenuti per allontanamento dei rifiuti e la messa in sicurezza del sito.

Stavamo programmando di ripetere l’iniziativa pubblica per pulire l’alveo dello Stirone a marzo – ha spiegato l‘assessore all’Ambiente Franco Amigoniquando è scoppiata l’emergenza legata al coronavirus. Decideremo nei prossimi giorni in base anche all’evoluzione dell’emergenza e ai vincoli di assembramento posti dalla Regione. Intanto va dato merito agli uffici comunali e San Donnino Multiservizi di aver svolto un lavoro eccezionale che ha permesso di rimuovere ben 11,5 tonnellate di rifiuti dal torrente in due mesi. Un risultato importante che testimonia la determinazione e la passione con cui vogliamo prenderci cura dell’ambiente e della nostra Comunità”.

Pubblicato: 05 Marzo 2020