La Costituzione in dono ai neodiciottenni
Castellani: “Il testo è lo specchio della buona politica, un faro che deve orientare tutti noi”
Fidenza, 6 giugno 2017 – Sono stati tantissimi i fidentini che venerdì 2 giugno hanno festeggiato la Repubblica, celebrandone insieme i valori democratici.
Uniti nel nome del Tricolore, giovani, famiglie e cittadini insieme alle autorità civili e militari e alle associazioni combattentistiche, d’arma e di volontariato hanno raggiunto piazza Garibaldi, attraversando le vie del centro in un colorato corteo guidato dalla banda Città di Fidenza.
Qui, il vicesindaco Giancarlo Castellani, l’assessore alla Scuola e Cultura, Maria Pia Bariggi, l’assessore al Welfare e Politiche giovanili, Alessia Frangipane, e l’assessore ai Lavori pubblici, Davide Malvisi, hanno dato il benvenuto ai nuovi cittadini maggiorenni con la consegna della Costituzione italiana, come simbolo di un futuro attivo nel segno della democrazia.
“Parlare della Costituzione, oggi, non significa solo ricordare il passato, ma deve essere soprattutto un’occasione per vivere e interpretare il presente, immaginare e progettare il futuro. – ha detto il vicesindaco Giancarlo Castellani ai neodiciottenni – Per realizzare nel concreto i principi e i valori della Costituzione, serve il contributo di ciascuno e ognuno di noi è chiamato a partecipare secondo le proprie capacità e le proprie possibilità. La buona politica, quella orientata al bene comune, è una necessità vitale per tutti; e la buona politica cammina necessariamente sulle gambe di ogni persona. Il testo della Costituzione è lo specchio della buona politica; è il faro che orienta chiunque voglia dedicarsi all’impegno nella società, nella politica come nel volontariato, nel fare impresa, nel campo educativo e formativo… Allora, comprendiamo bene come la Costituzione sia la Carta della nostra libertà e, come in una staffetta, la consegniamo ai nostri ragazzi come fosse il testimone, con la speranza che, meglio di noi ma anche insieme a noi, possano essere buoni cittadini e, a loro volta, custodi di una storia da non dimenticare e di valori da rendere sempre più universali”.