Beccato il pirata di via Tasso

Un mese di indagini condotte dalla Polizia Locale, l’impiego di tutta la rete di videosorveglianza del territorio, il lavoro in equipe con la Polizia Stradale per l’analisi dei registri internazionali dei veicoli e alla fine missione compiuta: il pirata di via Tasso è stato beccato e ora dovrà risarcire gli oltre 6.000 euro di danni causati il 31 agosto, quando all’alba falciò un intero filare di piante fuggendo subito dopo con la sua Audi blu”.

Lo annuncia il Sindaco Andrea Massari, mentre il Vicesindaco Davide Malvisi, rivela che il responsabile è un giovane moldavo, poco più che ventenne, residente all’estero e presente a Fidenza in quei giorni come ospite di un parente. “Avevamo promesso che avremmo fatto di tutto per individuare il responsabile e ci siamo riusciti, devo dire con soddisfazione – spiega Malvisi –. Perché un incidente può capitare, ma non poteva passare in silenzio il modo odioso con cui questo personaggio aveva cercato di imbrogliare tutti, lasciando il conto da pagare ai fidentini. Quindi, credo sia doveroso ringraziare il Comandante Luciano Soranno e i suoi agenti, che hanno svolto un grande lavoro, attraverso una collaborazione preziosa con la Stradale”.

Non era un’indagine semplice, perché partivamo da pochissimocommenta il Comandante Soranno. Eppure abbiamo messo in fila un pezzo del puzzle dopo l’altro, con pazienza certosina, collegando tutti i punti che da Fidenza ci hanno portato fino in Lituania e Moldavia. Ringrazio gli agenti che si sono spesi e ringrazio la Polizia Stradale, che sulla base dei dati identificativi del veicolo ci ha consentito di trovare il suo Paese di provenienza”.

UN PUZZLE INTRICATO TRA FIDENZA, LA LITUANIA E LA MOLDAVIA

Il pirata della strada subito dopo l’incidente aveva fatto sparire le targhe dell’auto e il libretto, nascondendo l’Audi incidentata a poche centinaia di metri da via Tasso.

I numerosi frammenti plastici e meccanici persi dopo l’urto avevano messo subito le squadre della Polizia Locale sulle tracce di un’Audi A4 di colore blu petrolio.

In poche ore la squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale di fidenza riesce a rintracciare il mezzo – accuratamente occultato – e a quel punto inizia la caccia al pirata, partendo dall’unico indizio a disposizione: il numero del telaio. Poco, pochissimo, dato che l’auto risultava venduta e destinata al mercato estero, per questo cancellata dal registro dei veicoli italiani. Nulla viene trascurato, anche il confronto con la cittadina bresciana che per prima aveva immatricolato il veicolo.

La Polizia Stradale utilizzando il numero del telaio riesce a determinare che l’Audi A4 attualmente è immatricolata in Moldavia e ne rivela la targa.

La svolta nelle indagini arriva quando il Comandante Soranno insieme ai suoi agenti passa al setaccio tutti i filmati delle videocamere di sorveglianza nei giorni precedenti all’incidente. Le videocamere fanno egregiamente il loro dovere e riprendono il transito di un’Audi famigliare A4 blu con due persone a bordo, un uomo e una donna, e un adesivo sul retro, inconfondibile e identico a quello del mezzo abbandonato. La targa combacia. Ci siamo. Ormai è solo questione di tempo.

IL PING PONG INTERNAZIONALE DELL’AUTO DEL PIRATA

Ma che ci faceva quell’Audi di nuovo in Italia? Le indagini permettono di determinare che l’auto era stata noleggiata dal concessionario lituano ad un altro moldavo, residente in città e questi aveva prestato il suo mezzo ad un parente. Proprio l’autore dell’incidente in via Tasso.

Ovviamente la Polizia Locale sta indagando per capire se dietro questo singolare ping pong internazionale dell’auto ci siano motivazioni particolari, anche di tipo fiscale. “Un dubbio legittimo, che stiamo risolvendorivela Soranno –. Del resto, è evidente: perché cancellare un’auto dal registro italiano per riportarla a Fidenza con una targa lituana? Per questo tutti gli sviluppi eventuali verranno segnalati alle autorità competenti”.

Nell’immediato, non solo l’assicurazione del mezzo dovrà risarcire i danni al Comune, ma il pirata della strada che si era dato alla fuga è stato raggiunto da una consistente serie di verbali con sanzioni amministrative.

Pubblicato: 30 Settembre 2019