Abbandonano rifiuti speciali a Castione, denunciate sei persone dopo una lunghissima indagine

Questa è una storia fatta di perseveranza, di passione e di amore per l’ambiente. Una storia che vede protagonisti gli agenti della nostra Polizia Locale impegnati a lungo per risalire al responsabile dell’abbandono in un campo, nella frazione di Castione Marchesi, di 30 scatoloni di rifiuti speciali, compresi medicinali che se dispersi nell’ambiente risultano altamente inquinanti.

Gli scatoloni vengono ritrovati in estate a seguito di una segnalazione e dopo un paio di pomeriggi passati sotto al sole d’agosto per catalogare tutto il materiale rinvenuto, comincia un’indagine per cercare di capire chi potesse aver compiuto quell’atto. Con calma e pazienza certosine vengono individuate alcune “piste”, la più promettente delle quali porta direttamente a un centro medico di Milano da dove apparentemente provenivano i rifiuti. Viene quindi convocata la responsabile che si scopre essere in quel momento all’estero e per di più in quarantena.

Tra mille difficoltà si riesce a stabilire che il materiale ritrovato apparteneva ad una partita difettosa e pertanto era stato restituito regolarmente alla ditta fornitrice di Treviso. Di qui il percorso si complica e si riempie di filoni che sembrano non portare mai ad individuare un responsabile. I nostri non si arrendono e continuano a seguire la trama del filo che si dipana di fronte ai loro occhi, non facendosi abbattere ogni volta che il percorso sembra portare a un binario morto.

La svolta avviene a settembre quando finalmente si riesce a stabilire che quel lotto di materiali era stato dato ad un’associazione di beneficienza fidentina che li aveva ricevuti nel 2018. La legale rappresentante, interpellata, spiegava dunque che i 30 scatoloni erano rimasti stoccati nella cantina del proprio appartamento fino alla fine del 2019. Quando tutto era pronto per inviarli in Costa d’Avorio la pandemia aveva determinato la chiusura dei porti e pertanto aveva deciso di inviarli in discarica.

E’ proprio a questo punto che la storia prende una direzione assurda: il marito della donna prende accordi con uno svuota cantine il quale prende la merce e si accorda con il figlio dei proprietari del terreno di Castione per abbandonare le scatole in una zona solo apparentemente al riparo da occhi indiscreti.

Caso risolto brillantemente con un corollario di sanzioni importante. In questa vicenda sono state infatti denunciate e sanzionate ben sei persone: l’associazione fidentina, la legale rappresentante, lo svuota cantine (che dovrà anche rispondere per trasporto abusivo e abbandono di rifiuti) e i proprietari del terreno, ovvero i due ignari genitori e il figlio.

In tutto le multe elevate ammontano a 2.400 euro – spiega il comandante della Polizia Locale Stefano Antema al di là del valore economico c’è la soddisfazione di non aver lasciato impunito un crimine ambientale particolarmente odioso”.

L’amministrazione comunale ringrazia di cuore gli agenti che si sono dedicati con passione a questo caso”. Così il vicesindaco Davide Malvisi ha commentato la vicenda aggiungendo “L’esito di questa indagine, così complessa e articolata, lancia un messaggio ben preciso a chi sul nostro territorio intende vivere senza rispettare le regole e per questo motivo assume un valore ancora più significativo. Il contrasto ai crimini ambientali sta diventando un’attività importante, grazie soprattutto alla collaborazione dei cittadini che, come in questo caso, sempre più spesso segnalano gli abbandoni. In questo senso l’indagine di Castione, che per settimane ha rischiato di non trovare soluzione, fa onore a tutto il corpo di Polizia Locale di Fidenza”.

Pubblicato: 17 Novembre 2021