Questa mattina, mercoledì 11 giugno, Fidenza ha scritto una pagina importante per la nostra comunità. È stata effettuata la prima registrazione anagrafica di una bambina come figlia di due mamme, registrazione che è stata resa possibile in seguito alla recente sentenza della Corte Costituzionale che ha rimosso un ostacolo normativo che per anni ha negato il riconoscimento pieno e paritario dei diritti di molti bambini e bambine nati in famiglie omogenitoriali.
Fino a oggi, non era possibile per i Comuni dichiarare o registrare un figlio o una figlia con due madri. La pronuncia della Consulta ha finalmente aperto una strada che andava percorsa senza esitazioni, nel rispetto della legge ma anche e soprattutto, nel rispetto della dignità, dell’amore e della tutela dei minori.
“Come Sindaco di Fidenza – ha commentato Davide Malvisi -, sono profondamente orgoglioso del fatto che il nostro Comune sia stato tra i primi ad attuare questo cambiamento. È un gesto concreto di civiltà, che riconosce l’uguaglianza tra i bambini, a prescindere da chi siano i loro genitori. È anche un segno forte di attenzione verso una realtà familiare che esiste, vive, cresce e chiede soltanto di essere riconosciuta. Oggi abbiamo guardato negli occhi due madri che ci hanno affidato un sogno tanto semplice quanto potente: che la loro figlia sia tutelata, che possa crescere con gli stessi diritti e le stesse certezze di ogni altro bambino. E noi, come istituzione, abbiamo detto sì. Abbiamo scelto l’amore come fondamento del diritto. Questa registrazione non è solo un atto amministrativo. È un passo avanti nella costruzione di una società più giusta, che sappia riconoscere l’autenticità degli affetti e la responsabilità genitoriale, oltre ogni schema predefinito. È un segnale che dice che Fidenza non ha paura di stare dalla parte giusta della storia.
Ringrazio l’Ufficio di Stato Civile per la sensibilità e la competenza con cui ha affrontato questo momento, e ringrazio soprattutto le due mamme che hanno scelto di condividere con noi un passaggio così intimo e significativo della loro vita”.