La nuova sede del centro ricreativo sociale per anziani nell’immobile Porro Barabaschi è stata inaugurata ufficialmente giovedì alla presenza del sindaco Davide Malvisi, dell’assessora regionale alle Politiche sociali Isabella Conti, dell’assessore al Welfare Vincenzo Bernazzoli e della presidente di Acer Loretta Losi.
A fare gli onori di casa Giorgio Bertozzi e Luigi Franceschetti, rispettivamente amministratore e presidente della Fidentina Culturale Ricreativa Aps (Ancescao), la realtà che dopo il trasloco dall’ex macello si è insediata nello spazio al piano terra dell’edificio in via Ariosto. L’Amministrazione comunale e l’associazione, a seguito di una procedura pubblica avviata dal Comune, hanno sottoscritto una convenzione che norma la concessione dei locali dove il sodalizio, che conta circa 300 soci, porta avanti iniziative di carattere sociale, culturale e solidale. Il taglio del nastro segna il tassello finale del grande piano di rigenerazione dell’isolato di via Porro e Barabaschi maturato nel tempo su progettazione dell’architetto Nicola Delledonne con un investimento di 4,6 milioni di euro fra risorse comunali, statali e regionali.
“Questa apertura – ha evidenziato Malvisi – ci inorgoglisce perché conclude un lungo ed elaborato percorso di riqualificazione che ha visto nel 2015 la messa a disposizione di 28 alloggi Erp dove una volta c’erano le Case nuove. L’inaugurazione del Centro anziani, inserito nel complesso residenziale, è anche un nuovo inizio a beneficio della comunità, in quanto presidio sociale e luogo di incontro per la Terza età e non solo grazie alle tante attività trasversali che vengono organizzate”. “Per la nostra associazione – ha detto Giorgio Bertozzi – questa sede molto bella è un punto di partenza. Vogliamo essere una realtà polivalente e lavorare tutti insieme per la socialità dei cittadini grazie alla partecipazione quotidiana”. L’assessora Isabella Conti ha sottolineato l’importanza del welfare di comunità: “L’aspettativa di vita cresce dove la qualità delle relazioni è più forte. I rapporti umani di valore fanno vivere di più e meglio”.